La Blockchain è un file in grado di certificare la cronologia di inserimento dei dati che memorizza in quanto i suoi dati sono associati alla data (e all’ora e al minuto e al secondo) in cui sono sono stati ricevuti.
In altre parole la Blockchain applica una marca temporale ai suoi dati al momento della ricezione.
Come fa? La Blockchain organizza i dati per lassi temporali, ovvero li memorizza all’interno di blocchi che rappresentano intervalli di tempo. Questi blocchi si susseguono cronologicamente formando una catena indissolubile. Da cui il nome “Blockchain” che letteralmente significa “catena di blocchi”.
Nella Blockchain di Bitcoin i blocchi rappresentano intervalli di tempo di circa 10 minuti e contengono i dati relativi alle transazioni confermate di bitcoin in quell’intervallo di tempo. E’ così che alle transazioni confermate di bitcoin la Blockchain applica, indirettamente, la marca temporale.
La produzione dei blocchi non si ferma mai. Infatti ogni 10 minuti (circa) un nuovo blocco si forma per contenere le ultime transazioni in bitcoin ordinate dagli utenti della rete e confermate dai miners. Quindi la Blockchain è un file incrementale che si “allunga” col tempo per contenere gli “aggiornamenti”; le nuove transazioni.
Per il momento la Blockchain possiamo immagianarla come una sequenza di cartelle disposte sul nostro desktop a cui, ogni 10 minuti circa, noi ci “accodiamo” una nuova cartella, e solo in quest’ultima inseriamo i dati che ci arrivano nel intervallo di tempo presente che durerà 10 minuti. E così avanti per sempre…
Tuttavia sappiamo che con le normali cartelle noi possiamo modificare o cancellare i dati inseriti in precedenza e possiamo pure riorganizzare la disposizione delle cartelle sul desktop.
Con la Blockchain questo non si può fare: i dati nei blocchi e l’ordine dei blocchi non sono modificabili e questo grazie all’applicazione di una funzione di Hash (nel caso di bitcoin S.H.A. 256) il cui risultato viene usato come codice di controllo.
Nel paragrafo successivo vedremo cos’è la funzione di Hash e, successivamente, come viene impiegata nella Blockchain per renderla immodificabile: